Il...L'Ape regina nella Fattoria Ecclesia Pratule
Capitolo ottavo-Il...l'Ape regina era un politico deputato mancato ma in sinergia con la classe politica e per questo,come molti,era diventata”la chiavetta”di tutti quegli interessi politici solidali finanziari che da molto tempo navigano verso il sociale e il volontariato laico-religioso che si occupa della emarginazione.Insomma,un procuratore tra il politico legislatore e la massa degli emarginati o povera della società,un pompiere economico che occupa il ruolo di timoniere nella filiera di queste
esigenze di sopravvivenza dei ceti più deboli o di individui da riportare nel mercato del lavoro o da recuperare dalle sabbie mobile del vizio alcolico o della droga,ruolo che è andato crescendo in modo esponenziale, man mano che la classe politica abbandonava il palazzo trasferendosi nei salotti televisivi,per drogarsi di narcisismo e consumare i suoi vizi,delegando a questa nuova figura,un tempo il Monarca al suo ciambellano o visir,a questo procuratore del sociale,il compito di regolare ed indirizzare i fondi e le risorse economiche stanziati dalla politica per il sociale.Questa delega dei politici di professione al Procuratore del sociale aveva accresciuto di fatto il suo potere contrattuale
col Palazzo poiché le enclavi delle classi emarginate e più povere di una nazione sono da sempre serbatoi di voti,voti che puoi spostare da questo o quel candidato politico,funzionale al sistema di potere che regola le nostre cosiddette Democrazie Liberali e Parlamentari,democrazie che considero le peggiori delle dittature,perchè c'è sempre alla base un distinguo sociale a trappola e spacciato per libertà dove”TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI MA ALCUNI SONO PIU' UGUALI DEGLI ALTRI”.
In questo scenario il ruolo dell'Ape regina ha assunto il ruolo di coordinatore tra il Palazzo e le Chiese e le Associazioni solidali allocate sul territorio,perchè tra i loro compiti c'è anche quello di stemperare eventuali tensioni che possono nascere dal bisogno e dalle povertà delle fasce deboli della popolazione e questo viene fatto elargendo aiuti economici o materiali.Ora qui in questo atollo
esistenziale che può essere La Fattoria Ecclesia Pratule delle Donne,si consumano gli stessi “delitti”tipici della razza umana e del suo Dna,vasi di Pandora da dove fuoriescono coriandoli di cattiverie,rancori,piccoli egoismi tipici di tutti i gruppi.
Il...La nostra Ape regina,quindi,era il nostro coordinatore ,deputato a moderare queste tensioni e ad indirizzare il lavoro della fattoria ad individuare i ruoli per i suoi attori,e per questo aveva delegato come file al suo ruolo di “MAZZA” e di guida e di indirizzo,un Musicante cuoco,dalle radici spagnole nel suo aspetto fisico ed jazzistico decadente in quello esistenziale,ma non avvezzo a trattare con gli animali della fattoria più inclini alla rissa verbale che al discorso direzionale,pronti a cazzeggiare se era giusto mettere il formaggio sulla pasta con le zucchine o non che al confronto.
Il nostro Ape regina veniva,riuniva,confessava in pubblico,ma così nessuno svuotava mai i rospi che aveva dentro,ci rimarcava di nuovo il suo ruolo di Faro e ci indicava i suoi referenti per la gestione della fattoria e scappava inseguendo il suo tempo che non gli bastava mai,lasciando il suo File,il musicante cuoco,al timone,con pippo il nostromo che teneva la rotta della quotidianità e col fotografo il golpista, che aveva il compito di inchiodare cartelli mentre io stilavo ordini del giorno che nessuno mai rispettava.In più c'erano tanti di quei mazzi di chiavi che sembrava essere un carcere e che spesso rinchiudevano anche il desiderio dell'anima,perchè la mente avvistando dubbi a quelle chiavi,non si lasciava andare alla compagnia degli attori della fattoria,e così se ne restava in disparte,riservandosi per gli amici o solo per se stessi dato che io non ho mai amato la massa.Ora Il...L'Ape regina attraversando di sfuggita l'agorà della fattoria,pur riservandosi il ruolo di regista,e avendo altri film da girare,quando poi veniva sul nostro set,non avendo il polso delle quotidianità della fattoria,ciò che vedevano i suoi occhi non potevano che essere le apparenze dell'istante e né le invocazioni o le rotture telefoniche gli potevano aprire lo sguardo e quindi la mente...perchè non poteva respirare l'usta vera della fattoria.
Ora pur essendo un politico di lungo corso,la nostra ape regina s'era dimenticato che come i politici nelle istituzioni sono facilmente manovrabili,basta mettergli nel letto il proprio vizio e quindi”regolarli”,così nella fattoria per gli attori,sarebbe bastato dedicare loro più del suo tempo,e così come in una riunione s'era proposto...essere la loro Mazza!